Paroles de la chanson Magari Poi Ti Passa par Giuse The Lizia
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Paroles de la chanson Magari Poi Ti Passa par Giuse The Lizia
Prenditi del tempo
Per ritornarci dentro
Magari poi ti passa
Ti svegli che sei un'altra
E fumati un castello
E bevi questo e quello
Lo so che poi ti passa
Ti svegli che sei un'altra
Ho capito perché passo tutta la notte
A guardare il cielo e urlare che magari risponde
A fumare sigarette che si fumano sole
A contare pecorelle che si schiantano al suolo
Hai presente quella sera che c'avevo da farе?
Che c'avevo mal di testa, non volеvo scopare?
Maledetto me stesso, le mie solite pare
Per ritornarci dentro
Magari poi ti passa
Ti svegli che sei un'altra
E fumati un castello
E bevi questo e quello
Lo so che poi ti passa
Ti svegli che sei un'altra
Ho capito perché passo tutta la notte
A guardare il cielo e urlare che magari risponde
A fumare sigarette che si fumano sole
A contare pecorelle che si schiantano al suolo
Hai presente quella sera che c'avevo da farе?
Che c'avevo mal di testa, non volеvo scopare?
Maledetto me stesso, le mie solite pare
Adesso ne ho il doppio, non mi lasciano in pace
Ma mi manchi di brutto e non c'è nulla da fare
Ho provato a lasciarti andare giù per le scale
Pensarti fascista o con le borse firmate
Ti giuro, non serve, quanto cazzo fa male
Saperti diversa o comunque lontana
Sarebbe meglio di certo averti a portata
Di mano, di testa o magari di letto
Mi sento una merda, mi sento diverso
Prenditi del tempo
Per ritornarci dentro
Magari poi ti passa
Ti svegli che sei un'altra
E fumati un castello
E bevi questo e quello
Lo so che poi ti passa
Ti svegli che sei un'altra
Ma mi manchi di brutto e non c'è nulla da fare
Ho provato a lasciarti andare giù per le scale
Pensarti fascista o con le borse firmate
Ti giuro, non serve, quanto cazzo fa male
Saperti diversa o comunque lontana
Sarebbe meglio di certo averti a portata
Di mano, di testa o magari di letto
Mi sento una merda, mi sento diverso
Prenditi del tempo
Per ritornarci dentro
Magari poi ti passa
Ti svegli che sei un'altra
E fumati un castello
E bevi questo e quello
Lo so che poi ti passa
Ti svegli che sei un'altra
Ho capito davvero che cos'è l'esistenza
Una serie di sfighe che si alternano a oltranza
Una serie di fighe che mi passano accanto
Ma conservo comunque il ricordo di un'altra
Che conosce le cose che nessuno conosce
Patrimonio dell'UNESCO le tue ripide cosce
Che conservano da sole l'equilibrio del cosmo
Che le aprivi e stavo tipo all'altro capo del mondo
E giravamo con la tenda e facevamo le sei
Adesso guardo nel mio letto, ma tu mica ci sei
Mi sveglio presto la mattina e sto comunque in ritardo
Gioco tutto, va male, comunque rilancio
Sapessi quanto è brutto immaginarti lontana
Sarebbe meglio di certo averti a portata
Di mano, di testa o magari di letto
Mi sento una merda, mi sento diverso
Prenditi del tempo
Per ritornarci dentro
Magari poi ti passa
Ti svegli che sei un'altra
E fumati un castello
E bevi questo e quello
Lo so che poi ti passa
Ti svegli che sei un'altra
(Ti svegli che sei un'altra)
(Ti svegli che sei un'altra)
(Ti svegli che sei un'altra, ah)
(Ti svegli che sei un'altra)
(Ti svegli che sei un'altra)
(Ti svegli che sei un'altra, ah)
Prenditi del tempo
Per ritornarci dentro
Magari poi ti passa
Ti svegli che sei un'altra
E fumati un castello
E bevi questo e quello
Lo so che poi ti passa
Ti svegli che sei un'altra
(Ti svegli che sei un'altra)
(Ti svegli che sei un'altra)
(Ti svegli che sei un'altra, ah)
(Ti svegli che sei un'altra)
(Ti svegli che sei un'altra)
(Ti svegli che sei un'altra, ah)
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