Paroles de la chanson Sono libero par Lo Stato Sociale
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Paroles de la chanson Sono libero par Lo Stato Sociale
Ma quale sicurezza
Ma quale mondo migliore
Nel paese della mia ragione solo guerra totale
Inondazioni, incendi e catastrofi umanitarie
Restare chiusi a guardare la propria vita che crolla in mille pezzi
E le istruzioni per ammazzarti più lentamente in un annuncio alla TV
Come le pubblicità per farti piangere più forte
In modi sempre diversi e sempre peggiori
Fuori dal mondo e dalle ragioni
Ma ognuno con il suo dio
E tutti gridano che lui c'è, è lì con loro
Nei vecchi e nei nuovi testamenti
Nel Corano e nelle Torah
Nei pugnali e nelle bombe
Ma quale mondo migliore
Nel paese della mia ragione solo guerra totale
Inondazioni, incendi e catastrofi umanitarie
Restare chiusi a guardare la propria vita che crolla in mille pezzi
E le istruzioni per ammazzarti più lentamente in un annuncio alla TV
Come le pubblicità per farti piangere più forte
In modi sempre diversi e sempre peggiori
Fuori dal mondo e dalle ragioni
Ma ognuno con il suo dio
E tutti gridano che lui c'è, è lì con loro
Nei vecchi e nei nuovi testamenti
Nel Corano e nelle Torah
Nei pugnali e nelle bombe
Nei paradisi fiscali e negli incubi quotidiani
Ma l'inferno è arrivato per restare
Per sbattere la testa fino a romperla e non trovarci niente dentro
Se non qualche sogno e una manciata di desideri
E con tutta la voce che hai urlare:
"Sono libero, ma mi sento morire
Sono libero e vorrei piangere
Sono libero dentro questo carcere"
L'unica grande crisi è stare al mondo
Quel mondo costruito stando assieme ora, tutti assieme, uniti contro tutti, senza altra speranza a cui credere ciecamente
E allora noi tutti assieme smembriamo, uccidiamo, massacriamo, calpestiamo ogni diritto e ogni pretesa
Ingoiando il domani
Digerendo il domani
Ma l'inferno è arrivato per restare
Per sbattere la testa fino a romperla e non trovarci niente dentro
Se non qualche sogno e una manciata di desideri
E con tutta la voce che hai urlare:
"Sono libero, ma mi sento morire
Sono libero e vorrei piangere
Sono libero dentro questo carcere"
L'unica grande crisi è stare al mondo
Quel mondo costruito stando assieme ora, tutti assieme, uniti contro tutti, senza altra speranza a cui credere ciecamente
E allora noi tutti assieme smembriamo, uccidiamo, massacriamo, calpestiamo ogni diritto e ogni pretesa
Ingoiando il domani
Digerendo il domani
Cagando il domani
È l'inizio della fine e la distruzione del reale
Inizia il viaggio verso il futuro
L'occupazione militare del nuovo
Una colonia immaginaria che scappa dall'eterno presente
Dai troppi rumori e dalle troppe opinioni
E la vita che vale sempre meno, con monete sempre più pensanti Che dividono dalle decisioni centrali
Dai discorsi comunitari
Dal cervello in panne lungo i bordi di una vita che non appartiene più
Ma ognuno ha il suo dio
E tutti gridano che Dio c'è, è lì con loro
E con tutta la voce ancora ad urlare:
"Sono libero, ma mi sento morire
È l'inizio della fine e la distruzione del reale
Inizia il viaggio verso il futuro
L'occupazione militare del nuovo
Una colonia immaginaria che scappa dall'eterno presente
Dai troppi rumori e dalle troppe opinioni
E la vita che vale sempre meno, con monete sempre più pensanti Che dividono dalle decisioni centrali
Dai discorsi comunitari
Dal cervello in panne lungo i bordi di una vita che non appartiene più
Ma ognuno ha il suo dio
E tutti gridano che Dio c'è, è lì con loro
E con tutta la voce ancora ad urlare:
"Sono libero, ma mi sento morire
Sono libero e vorrei piangere
Sono libero dentro questo carcere"
L'unica grande crisi è stare al mondo
E io cosa faccio?
Di certo mi rompo il cazzo
Mi metto in un angolo ad annoiarmi
A farmi il segno della croce sul petto
Sopra alle labbra, dietro la schiena
Incrociando le dita e dicendo:
"Che fortuna avere le cose che ho
Desiderare i desideri che desidero"
E convincermi che sono belli i desideri
Sono belle le frasi dolci sui social
È importante apparire intelligenti
E una risata li seppellirà
È importante volare leggeri sopra le cose
Che non è superficialità
Sono libero dentro questo carcere"
L'unica grande crisi è stare al mondo
E io cosa faccio?
Di certo mi rompo il cazzo
Mi metto in un angolo ad annoiarmi
A farmi il segno della croce sul petto
Sopra alle labbra, dietro la schiena
Incrociando le dita e dicendo:
"Che fortuna avere le cose che ho
Desiderare i desideri che desidero"
E convincermi che sono belli i desideri
Sono belle le frasi dolci sui social
È importante apparire intelligenti
E una risata li seppellirà
È importante volare leggeri sopra le cose
Che non è superficialità
Volate leggeri sopra un grande vaffanculo
Anche a rallentatore: vaffanculo
Anche a rallentatore: vaffanculo
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